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Nella sfera dei disturbi mentali, il disturbo autistico appartiene ai disturbi pervasivi dello sviluppo diagnosticati nell’infanzia, nella fanciullezza e nell’adolescenza e si possono identificare tre gruppi di sintomi: l’interazione sociale, la comunicazione e il repertorio di interessi.

  • L’interazione sociale: il bambino affetto da autismo non sviluppa interazioni con i suoi coetanei, manca di alcuni comportamenti non verbali come lo sguardo diretto e la mimica facciale e non ricerca spontaneamente la condivisione delle gioie o degli obiettivi con altre persone.
  • La comunicazione: vi è una mancanza totale o un ritardo nello sviluppo del linguaggio che spesso si limita ad un linguaggio ripetitivo e stereotipato. Nei soggetti che sviluppano il linguaggio invece, questi non riescono a intraprendere o iniziare una conversazione. Sono assenti tutti i tentativi di gioco di simulazione o di imitazione sociale che caratterizzano lo sviluppo dei bambini.
  • Il repertorio di interessi: i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico sono interessati ad un repertorio molto limitato di giochi e attività e spesso si nota un maggiore interesse per un oggetto o parte di esso più che per una persona. Sono legati alle abitudini o a rituali specifici che non possono essere modificati e in alcuni casi, hanno comportamenti motori stereotipati o ripetitivi.

Questi sintomi sono accompagnati da reazioni anomale ad esperienze sensoriali. E’ importante specificare che ogni bambino presenterà un quadro comunicativo, sociale e comportamentale diverso da ogni altro coetaneo.

I bambini affetti da autismo possono mostrare i sintomi fin dai primi mesi di vita. I genitori più attenti possono notare fin da subito questi sintomi mentre altri genitori vengono esortati dagli psicologi a riguardare le fotografie dei primi giorni e mesi di vita del bambino per riportare alla mente comportamenti che possono essere tipici dell’autismo ai quali i genitori non hanno fatto caso. Ad esempio, molti bambini hanno grandi difficoltà fin dalla nascita a prendere parte alla reciprocità dell’interazione umana quotidiana; questo si manifesta ad esempio con la mancanza di contatto oculare oppure respingendo le premure, gli abbracci e le coccole. Crescendo, questi bambini possono avere dei ritardi nello sviluppo del linguaggio: rispetto ai loro coetanei non balbettano o non indicano gli oggetti con i quali vorrebbero giocare.  Alcuni sviluppano il linguaggio solo più tardi, altri in un’età compresa tra i 5 e i 9 anni mentre altri ancora rimangono muti per tutta la vita. Le parole che imparano spesso non riescono ad usare per esprimere i loro bisogni oppure ripetono le parole che sentono a pappagallo dando vita al fenomeno chiamato ecolalia. I problemi maggiori si incontrano nel così detto “botta e risposta”: è difficile sostenere una conversazione ma può risultare molto semplice produrre un monologo su un tema che gli piace.

Un tratto comune nei bambini affetti da autismo è il loro apparente straniarsi dal mondo e non entrare in relazione con esso. Spesso, quando sono più grandi, prendono tutto alla lettera, non riescono a percepire toni diversi della voce in una frase di un loro coetaneo o genitore: prenderanno allo stesso modo una frase del tipo “ma come sei stata bravo” sia che questa venga posta in modo sarcastico o che sia un complimento. Questo aspetto è sintomo della loro difficoltà ad interpretare il pensiero e i sentimenti degli altri. A questo aspetto si affianca l’incapacità di percepire e interpretare gesti, espressioni del viso ed emozioni e infine la difficoltà a vedere le cose dalla prospettiva altrui.

Come non riescono a percepire le emozioni altrui, spesso hanno delle difficoltà anche a controllare le proprie emozioni. Questo li porta ad avere comportamenti che possono essere classificati come immaturi oppure come esagerati per la loro età. Questo aspetto di trasforma in una possibilità di perdita di controllo a cui segue anche una possibile aggressività fisica. L’aggressività solitamente aumenta e raggiunge il suo picco durante l’adolescenza.

Come tutti gli adolescenti che sono in competizione con il mondo che li circonda, così succede anche ai ragazzi affetti da autismo. Molto spesso questi ragazzi si rendono conto della propria diversità rispetto ai coetanei e questo genera in loro tristezza che può essere accompagnata da ansia e depressione.