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Chi conosce i ragazzi di Valtbricks ne apprezza sicuramente la trasparenza e l’esuberanza: sono tutti un fiume di idee inarrestabile con spirito di iniziativa e senso di solidarietà.

Il Gruppo Valtellina Bricks – ValtBricks© – è nato ufficialmente nel 2015 dalla condivisione, l’interesse e la passione dei tre fondatori per i mattoncini più famosi al mondo con  lo scopo di aggregare tutte quelle persone che hanno il medesimo interesse ludico, appunto i Lego®. A.S.C. ValtBricks© si prefigge anche di fare conoscere, attraverso le manifestazioni che vengono realizzate in tutta la provincia di Sondrio, il mondo a volte sottovalutato in questa era altamente tecnologica, delle costruzioni per i bambini, che comunque affascinano anche i non più giovani.

Lorenzo Battaglieri, meglio conosciuto da tutti “Batt”, presidente e fondatore dell’associazione. Elia Fancoli, co-fondatore del gruppo e “creativo” di moc uniche, nominato Presidente Onorario. Giuseppe Pozzi, co-fondatore del gruppo e “tecnico” impianti luce nonché consigliere e braccio destro di BATT. Ama definirsi “la coscienza di Batt” per il continuo frenare le vulcaniche idee del Presidente di Valtbricks.

Il gruppo si avvale delle capacità e delle idee di tanti amici ma in particolare Nicola Pusterla (Vicepresidente) Denis Micheletti (Consigliere), Luca Pradella (Consigliere addetto alla sezione grafica e social) e Schiena Dario (responsabile dell’area gioco “Mattoncino Matto”) che compongono il Direttivo e tutti con capacità costruttive eccellenti, altissima umiltà e spirito di gruppo. Poi abbiamo costruttori del calibro di Eddy Adda che ha capacità costruttive di altissimo livello nelle MOC technic e Marco Curato inesauribile fonte di disponibilità nonché capacità costruttive in tutti i temi di altissimo livello.

Il compartimento dei giovani, capitanati da Filippo Aldeghi che nonostante la giovane età, porta il suo contributo costruendo le armi spara elastici ma soprattutto curando il settore relativo a Star Wars durante gli eventi. Francesco Bianchini che dall’alto dei suoi 11 anni è riuscito a creare lo spremiagrumi (funzionante) con il power function e la sua sorellina Elisa di 7 anni che con le sue moc “Elves” affascina tutti alle esposizioni. Ci sono poi Mauel Silveri con le macchine e le città, Arianna Pusterla con i suoi “Friends”, Nicholas Micheletti con “Batman”, Tommaso Pedrotti e i fratelli Mattia e Andrea Meleri con le loro moc . Tutti giovanissimi ma appassionati e infaticabili costruttori. Non dimentichiamoci poi di Diana, Kiki e Alessia mamme infaticabili e preziosissime.

Ad oggi ValtBricks conta oltre 130 associati sparsi in tutta Italia. La dislocazione così capillare degli iscritti permette di essere presenti negli eventi più importanti che vengono organizzati in Italia.

Dal 2015 ValtBricks si contraddistingue per le sue attività di solidarietà. In particolare ha donato molte scatole di Lego ad una Casa Famiglia nel comune di Ardenno (SO) così come tante altre scatole di Lego al Centro di Aiuto per bambini autistici di Sondrio e infine ogni Natale non perde occasione di regalare le scatole di mattoncini colorati al reparto di Pediatria dell’Ospedale di Sondrio. Il progetto benefico più importante portato a termine da ValtBricks, iniziato nel dicembre del 2016 e terminato lo scorso giugno è stato quello di acquistare e regalare un Cardio-Monitor di ultima generazione con software pediatrico, trasportabile, al reparto di Pediatria dell’ospedale di Sondrio. Infine nel 2018 anno è stata fatta una raccolta fondi che ha visto impegnata Valtbricks nell’acquisto del nuovo arredamento del Centro Psicoeducativo gestito dall’ANFASS di Sondrio che si occupa dei bambini autistici.

Consegna del Cardio-Monitor alla Pediatria dell’ospedale di Sondrio

Invece il progetto a scadenza illimitata nel quale ValtBricks sta investendo ogni energia è quello che li vede protagonisti, insieme a Brickpatici, capitanati di Massimiliano Marino, ad unire le loro forze per costruire il ponte della solidarietà che unirà tutta l’Italia nella speranza di abbattere il muro della disabilità dell’autismo!

 “… avevo sette anni quando rimasi colpito da una notizia trasmessa dalla televisione che esistono bambini che non sanno giocare. Come è possibile?  La predisposizione del bambino al gioco è innata. Tutto, per il bambino che si avvicina a conoscere il mondo, è gioco. Per un bambino molto piccolo, anche solo una foglia che si muove rappresenta un grande momento di divertimento. Chiesi spiegazione agli adulti di questa cosa ma nessuno seppe darmi una risposta che pose fine al mio dubbio ma sentendomi dire che da grande lo avrei capito suscitò in me uno stato di impotenza con mille dubbi. Con il passare degli anni, attanagliato dai mille dubbi, ho cercato di dare una risposta a quel quesito che mi ha accompagnato per tutta la mia infanzia e adolescenza.” Racconta Lorenzo.

La risposta Lorenzo l’ha avuta sei anni fa quando al figlio di una sua cara amica, che di anni allora ne aveva solo tre, è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico con un ritardo dell’apprendimento: “Ma lui è un bambino, i bambini devono essere felici e devono crescere scoprendo il mondo giocando ma il piccolo amico non sa giocare e ha difficoltà ad interagire con gli altri” continua nel suo racconto Lorenzo.

Così nel maggio del 2019, Valtbricks, ha organizzato in provincia di Sondrio, in collaborazione con tre comuni (Chiesa in Valmalenco, Lanzada e Caspoggio) un meraviglioso evento che ha visto la partecipazione di 27 espositori provenienti da tutto il nord Italia compresi ovviamente i Brickpatici, facendo registrare un’affluenza di oltre 3000 persone (i tre comuni fanno un totale di poco più di 5000 persone).

Nel corso dell’evento è stato organizzato anche un incontro pubblico dal titolo “Io costruisco, io dirigo, io spiego … noi giochiamo!” avente come tema “L’utilizzo del mattoncino LEGO© come terapia per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico o disturbi correlati di comunicazione sociale ed ansia” dove erano presenti quali relatori, il Presidente di Valtbricks Lorenzo Battaglieri, arrogandosi il titolo di costruttore i mattoncini LEGO, il dott. Antonio Narzisi (Psicologo, Psicoterapeuta presso l’istituto di Gestalt HCC Italy e Ricercatore in Neuroscienze dello Sviluppo), l’Architetto Giulia Franceschi, laureatasi presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, discutendo la tesi riguardante la ristrutturazione dei centri destinati ai percorsi terapeutici delle persone con disturbo dello spettro autistico, il dott. Corrado Meraviglia e le dott.ssa Connie Capici del reparto di Neuropsichiatria infantile  dell’Ospedale di Sondrio.

Con Giulia, “giocando con i mattoncini LEGO”, sono state create due stanze con i mattoncini colorati tramite le quali si può capire come sia sufficiente un termosifone oppure una mattonella di colore nero a creare un disagio nei bambini autistici. Nello specifico una stanza contiene una serie di errori architettonici che possono creare disagio al piccolo paziente mentre la seconda stanza è realizzata correggendo gli errori della prima affinché il bambino possa sentirsi a proprio agio.

Con i molti riferimenti alle stanze create da Lorenzo e Giulia, il dott. Narzisi ha illustrato e spiegato come l’utilizzo dei mattoncini danesi possa essere uno strumento efficace affinché bambini normodotati e bambini con disturbo cognitivo possano giocare e interagire tra loro senza rendersi conto delle differenze e delle diversità di apprendimento dovute alla rispettiva condizione cognitiva.

Il Team alla prima conferenza

Avendo avuto la fortuna di poter interagire con medici del calibro del Dott. Narzisi, supportato dalla competenza della materia dell’arch. Franceschi ho finalmente dato la risposta alla mia domanda” ha specificato Lorenzo.

E’ sulla base di questa riflessione che Lorenzo ogni qualvolta incontra e parla con il Dr. Narzisi chiede approfondimenti in merito ad una situazione di un ragazzo di 17 anni che vive in paese in provincia di Sondrio. Il ragazzo è affetto da un disturbo ossessivo compulsivo e disturbo d’ansia, motivo per il quale ha notevoli difficoltà all’interazione, soprattutto con coetanei e soggetti più giovani di lui. Lui stesso definisce i suoi “amici” gli adulti ed ha una passione sfrenata per gli elicotteri. Concordato con il Dr. Narzisi le modalità e i comportamenti da mettere in atto, con l’aiuto di Manuel (12 anni), un ragazzino meraviglioso e veramente in gamba di Valtbricks, hanno invitato il ragazzo a partecipare ad una giornata di gioco con i LEGO (solo gioco libero senza esposizione) al fine di provare la così detta terapia del “LEGO GROUP” per far giocare i due ragazzi, senza il muro della disabilità dell’uno che normalmente li dividerebbe, ed invece con la propensione di Manuel a costruire un ponte proprio su quel muro.

È stato emozionante!” racconta Lorenzo “Manuel aveva il compito di leggere le istruzioni e di passare i pezzi al suo nuovo amico che costruiva appunto l’elicottero tanto apprezzato. I due ragazzi hanno giocato per quasi due ore, non badando a ciò che li circondava. Il lunedì successivo, la madre del ragazzo mi ha detto che una volta tornato da scuola, dopo il pranzo, invece di andare a riposare come è suo solito fare è uscito dal suo schema mentale e, in compagnia della sorellina più piccola, si è messo a costruire un altro elicottero dicendole che voleva fare il gioco che il suo amico Manuel gli aveva insegnato. Emozione allo stato puro!”.

L’esperienza vissuta in prima persona, nonché il risultato strabiliante ottenuto con la terapia di gruppo messa in atto dal piccolo “grande” Manuel con l’amico, ha confermato in Valtbricks la voglia di portare avanti questa “terapia” a costo zero che può aiutare i bambini come il loro “amico elicotterista”.

Lorenzo Battaglieri presidente dell’associazione socio-culturale Valtellina Bricks – Valtbricks. Conosciuto da tutto il mondo LEGO italiano come Batt, è un fiume di idee, spirito di iniziativa e solidarietà. Il progetto della legoterapia lo porta ogni mese ad essere in giro per l’Italia per le conferenze insieme al suo team di esperti e al suo fedele gruppo LEGO.