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Il primo grande evento che ha visto protagonista la conferenza “L’utilizzo del LEGO® come terapia per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico o disturbi correlati di comunicazione sociale ed ansia” è stato il Bologna Brick il 27 Ottobre 2019.

La conferenza ha avuto tantissimo successo e una grande affluenza ed in particolare è successo qualcosa di molto interessante di cui vi vorrei parlare.

L’affluenza, come dicevo, è stata davvero tanta, non ne avevamo mai avuta così tanta e, fino ad oggi, 4 Gennaio 2020, non ne avremmo avuta. La cosa particolare però non è stata tanto l’affluenza quanto la partecipazione di molte famiglie insieme ai loro figli, autistici. Questo fatto è stato sorprendente in quanto il luogo dove si svolgeva la conferenza non era per niente silenzioso, anzi, molto caotico e non vi era quasi nulla di prevedibile. Tono della voce alta, molta confusione, tante, tantissime persone, posti a sedere contati e nessuno spazio calmo.

Penserete che queste informazioni sono controproducenti allo scopo poichè pochi genitori si avventurerebbero in un posto simile dopo aver letto queste parole.

Invece vorrei mostrare l’altro lato della medaglia, a mio parere. Quei genitori infatti ci hanno inconsciamente dato una fiducia grandissima. Molti di loro si alzavano ripetutamente perché i bambini e/o i ragazzi non volevano stare seduti e molti di loro, poco dopo essere arrivati, hanno iniziato a battere le mani ripetutamente contro il muro divisorio. Questo è un comportamento tipico di una persona autistica che si trova a disagio. Il disagio provato è così forte che per ristabilire l’equilibrio e quindi calmarsi vengono messi in atto dei comportamenti ripetitivi come battere le mani ripetutamente o dondolarsi.

Il Dott. Narzisi, dirigente psicologo dello Stella Maris a Pisa, durante il mio intervento ha notato questi comportamenti e ha chiesto che venisse portato un tavolo e delle sedie e sul tavolo ha fatto mettere una buona quantità di mattoncini LEGO® sfusi.

Credetemi quando dico che in pochissimo tempo la situazione è cambiata. Intorno al tavolo si sono subito riversati tanti bambini, tra i quali anche i bambini che poco prima battevano le mani o si dondolavano e tutti hanno iniziato a giocare con i mattoncini colorati. A quel punto molti genitori hanno potuto seguire la conferenza stando seduti mentre i loro figli giocavano. Alcuni genitori si davano il cambio, altri sono comunque rimasti in piedi a sentire la conferenza ma la maggior parte ha potuto ascoltare la conferenza con una maggiore tranquillità.

Per caso qualche tempo dopo, complice una scatola di LEGO® sfusi , ho realizzato una piccola, piccolissima MOC, che rappresenta ciò che è successo:

MOC realizzata a seguito della conferenza al Bologna Brick

Nella foto, in alto a destra potete vedere tre minifigures che rappresentano i tre relatori della conferenza, davanti a loro delle sedie dove tutti gli interessati, non solo i genitori, ascoltano la conferenza e infine accanto a loro un grande tavolo blu con tanti piccoli mattoncini e intorno al tavolo tanti bambini e ragazzi. Inizialmente, siccome al tavolo giocavano sia bambini autistici che non, l’idea era quella di rappresentare i bambini autistici con la maglietta blu, il colore che rappresenta l’autismo.

Questa distinzione non la nomino mai quando presento la MOC in quanto, dopo averla realizzata, mi hanno fatto notare come non ci sia distinzione tra i bambini che giocano: sono bambini, tutti diversi, per colore della maglietta, carattere, colore degli occhi, desideri, età, pensieri, che giocano insieme.

Questo forse è un altro aspetto che dovremmo considerare ovvero come i bambini non facciamo differenze, attratti dai LEGO® hanno semplicemente iniziato a giocarci nel modo più istintivo possibile!

Oltre a questo alla conferenza di Bologna hanno partecipato tanti espositori della mostra LEGO®, insegnanti, educatori, genitori ma anche parenti, nonni, zii e tutti coloro che erano interessati all’argomento.

Ciò che, personalmente, spero sempre che succeda durante le conferenze è veder arrivare tante famiglie con tanti bambini e ragazzi al seguito così da poter allestire il tavolo pieno di LEGO® dove poter giocare. Inoltre sarebbe ancora più bello se alla conferenza partecipassero anche le famiglie che non vivono l’autismo quotidianamente ma soltanto per conoscenza, interesse e sensibilizzazione.

Le fiere LEGO®: chi, come, cosa, dove e perché!

L’articolo, partendo da questa iniziale introduzione, vuole dare maggiori informazioni riguardo l’organizzazione degli eventi a tema LEGO® e delle conferenze che vengono ospitate. Le situazioni che si verificano in queste occasioni sono sempre diverse quindi non è facile proporre un articolo con delle informazioni valide per tutti gli eventi e per questo sono state inserite delle fotografie esplicative gentilmente fornite da ValtBricks e Brickpatici. Inoltre credo che l’argomento possa essere d’interesse per le famiglie in quanto il tema della prevedibilità così come avere la necessità di avere una routine ben definita è molto importante nell’autismo e per questo motivo vorrei cogliere l’occasione per raccontare qualcosa delle fiere e delle conferenze che permettano a più genitori possibili di decidere di partecipare.

Partiamo dall’inizio. Il primo fatto importante da considerare è che le strutture dove vengono ospitate le conferenze e le mostre non sono mai uguali: a Bologna eravamo in un capannone fieristico, a Tortona in un museo e a Sondrio in un oratorio. Come è possibile immaginare ci troviamo sempre in posti diversi dove gli spazi devono essere in un qualche modo adattati al nostro scopo e alle esigenze.

Le fiere vengono organizzate nel fine settimana, l’orario di apertura è intorno alle 10 e la chiusura verso le 19. Quando gli eventi sono molto grandi l’orario è continuato mentre quando si tratta di eventi piccoli con pochi espositori o addirittura con solo lo spazio gioco, allora vi è una chiusura che coincide con la pausa pranzo tra le 12.30 e le 14.30 in base alla disponibilità e all’affluenza.

La zona più grande è quella dedicata all’esposizione. Le fiere prevedono una zona espositiva caratterizzata una mostra permanente di costruzioni e di MOC. A questo scopo vengono disposti dei tavoli a formare un percorso, delimitato da transenne, dove vengono posizionate tutte le costruzioni che fanno parte dell’esposizione. Durante il percorso è possibile parlare con i costruttori per qualsiasi tipo di domanda o di curiosità.

In alcuni casi l’esposizione di costruzioni e creazioni LEGO® può essere accompagnata da una mostra fotografica che vede come protagonisti i mattoncini, o meglio le minifigures LEGO® in situazioni fantasiose e divertenti!

Esposizione LEGO® in un capannone fieristico – Bologna Brick – Fonte https://www.facebook.com/BolognaBrick/
Esposizione LEGO® in un centro commerciale a cura di Valtbricks– Fonte https://www.facebook.com/groups/937929566280842/
Esposizione LEGO® in un museo – Tortona Brick – Fonte: fotografia scattata personalmente

Al termine dell’esposizione o nelle immediate vicinanze, se presente, si può trovare uno stand di vendita. In base alla grandezza dell’evento ci potrebbero essere più stand che vendono i set LEGO®.

Passiamo all’area gioco. L’area gioco è prima di tutto divisa tra un’area dedicata esclusivamente ai mattoncini LEGO® DUPLO, per i bimbi più piccoli (0-5 anni), che di solito è arredata con un tappeto morbido, a quadrati ad incastro di colori differenti con sopra i numeri o gli animali o le lettere, per poter giocare seduti a terra e un’area dedicata al gioco con i mattoncini classici per i bambini più grandi.

Area gioco LEGO® DUPLO– Fonte https://www.facebook.com/groups/937929566280842/

L’area gioco con i mattoncini classici è dedicata ai bambini più grandi e alle loro famiglie ed è arredata con dei tavoli dove sono disposti dei vassoi e delle sedie o panche sui due lati del tavolo. All’entrata di quest’area ogni famiglia o gruppo sceglie un set da costruire da un catalogo, l’addetto fornisce il set scelto e ogni gruppo sceglie quindi una postazione dove avrà a disposizione il vassoio per posizionare i pezzi e costruire il proprio set.

Area gioco LEGO® con tavoli e vassoi– Fonte https://www.facebook.com/groups/937929566280842/
Area gioco LEGO®: cataloghi da cui scegliere il set– Fonte https://www.facebook.com/groups/937929566280842/
Area gioco LEGO® in attività – Fonte https://www.facebook.com/BolognaBrick/

Insieme a quest’area si possono trovare anche delle aree dedicate a dei laboratori o giochi specifici. In genere questi laboratori variano da evento ad evento e sono visionabili nella locandina stessa dell’evento. La conformazione dell’area gioco può essere simile a quella precedentemente descritta oppure può essere adattata in base al tipo di gioco e/o laboratorio.

In alcune occasioni vengono indetti dei veri e propri concorsi con tanto di proclamazione del vincitore dove vengono invitate a partecipare sia le scuole sia i singoli ai quali è richiesto di portare all’evento la propria costruzione realizzata a casa, così in alcune fiere è possibile anche trovare una zona dedicata alla mostra di queste costruzioni LEGO®.

Particolare di una mostra di creazioni LEGO® – Fonte: fotografia scattata personalmente

Arriviamo infine al tema delle conferenze e agli spazi ad esse dedicati! Le conferenze, per molti eventi, sono una novità e non sempre gli spazi sono pensati appositamente per esse. In alcuni casi la fortuna vuole che ci sia una sala conferenze, una stanza dedicata insonorizzata e con una buona acustica. Questo è stato il caso di Sondrio dove l’oratorio disponeva di questa tipologia di ambiente per cui non ci sono stati problemi dovuti alla confusione e al rumore. Al contrario a Bologna lo spazio dedicato alle conferenze era in diretta comunicazione con la parte espositiva per cui il rumore era molto forte e sono stati necessari i microfoni per far sì che tutti i partecipanti sentissero le nostre voci. Nel caso di Tortona infine ci siamo trovati in una situazione intermedia in quanto eravamo in comunicazione con la zona espositiva tramite delle aperture ma c’era effettivamente un muro che ci divideva. Questo ci ha permesso di non usare il microfono e di limitare molto il rumore proveniente dagli altri ambienti per cui tutti sono riusciti a seguire il discorso senza problemi.

Conferenza svoltasi a Sondrio nella sala conferenze dell’oratorio – Fonte: fotografia scattata in loco
Frame dal video della conferenza al Bologna Brick – Fonte: video

Gli obiettivi, ogni volta che viene organizzata una nuova conferenza, sono sia di avere uno spazio dedicato che sia quanto più possibile insonorizzato e adatto alle esigenze sia di riuscire ad avere sempre a disposizione il tavolo con i LEGO® affinchè tutti i bambini possano giocare mentre i genitori ascoltano la conferenza.

Le conferenze sono anche un bellissimo momento di scambio, confronto e crescita. Alla fine di ogni conferenza vi è uno spazio dedicato alle domande e molti partecipanti spesso rimangono per chiederci informazioni o anche solo per raccontarci un episodio o qualcosa di sé stessi. Poter condividere qualcosa è molto importante così come lo è rimanere in contatto. Rimanere in contatto non implica alcun onere, può limitarsi anche solo a scambiarsi idee o semplicemente rimanere aggiornati sugli eventi ai quali partecipare. Così come se qualcuno dovesse avere bisogno di informazioni o anche soltanto domandare una curiosità saremo sempre pronti a rispondere.

Prima di chiudere l’articolo, che ormai inizia a farsi lungo, vorrei aggiungere un’ultima cosa. Sarebbe molto bello avere alle conferenze anche dei genitori che non hanno a che fare con l’autismo ma che, spinti magari da un semplice desiderio di conoscenza, decidano di venire ad ascoltarci.

Con l’augurio di vedervi sempre più numerosi alle conferenze e agli eventi LEGO® vi saluto e vi aspetto al prossimo articolo!