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La progettazione si avvale di un approccio esigenziale: a partire dall’analisi dell’attività degli utenti, definiti i loro profili e le loro esigenze vengono determinate le caratteristiche degli spazi per garantire un elevato grado di comfort delle strutture.
Questo tipo di approccio si rivela particolarmente difficile all’inizio, poiché rispetto ad altre tipologie di edifici la progettazione di un luogo per soggetti affetti da autismo ha delle specifiche da tenere in considerazione.
A questo scopo può essere utile descrivere attraverso l’osservazione una tipica giornata di 24 ore del soggetto e di tutti coloro che ruotano attorno a lui. Quest’analisi viene poi ampliata attraverso delle domande riguardo la forma delle stanze, gli oggetti utilizzati, l’illuminazione e la ventilazione. Il passo successivo è cercare di comprendere il più possibile una mente autistica e questa fase può essere affrontata solo tramite l’osservazione dei soggetti.
I principali tratti da sviluppare in fase progettuale saranno il comfort e il senso di sicurezza, il senso dello spazio, la realizzazione di luoghi per stare da soli e luoghi per la socialità e una facile geografia degli ambienti che non comprenda elementi troppo stimolanti.

Il corridoio
Il corridoio rettilineo può creare un senso di disagio e il soggetto può sentire il bisogno di correre per tutta la sua lunghezza. Questo è sicuramente lo spazio più difficile da progettare, e si tende a declinarlo come spazio di circolazione. Questi non sono solo delle scatole, ma sono ambienti multifunzione in cui i soggetti stessi possono decidere come utilizzare lo spazio, per il gioco, per guardare la televisione o per leggere un libro; nei centri residenziali lo spazio di circolazione può diventare il luogo dove leggere una storia prima di andare a letto. In questo modo la percezione di oppressione del corridoio si trasforma in senso di libertà. Questo aspetto si ricollega facilmente alla geografia dell’edificio. È importante che lo spazio abbia una morfologia semplice e facilmente riconoscibile e che si sviluppi su non più di due livelli. Lo spazio deve essere marcato da punti di riferimento, come colori o strutture centrali che favoriscano l’orientamento e l’autonomia.

Materiali e infissi
I materiali devono essere allo stesso tempo robusti e facili da riparare. La robustezza deve essere ricercata soprattutto negli infissi; è consigliabile che le finestre abbiano i doppi vetri (la soluzione migliore sarebbe il vetro stratificato), sia per il comfort ambientale che per non essere facilmente danneggiabili. E’ preferibile che le porte abbiano un sistema di sicurezza con impronta digitale o con codice di apertura per evitare che un adulto esca da una stanza se non sorvegliato o che un bambino scappi. Le finestre progettate su un solo lato della stanza non garantiscono una buona ventilazione e la finestra aperta viene concepita come un invito a scappare. È bene progettare le finestre su due lati della stanza in modo tale che si determini una ventilazione continua: le finestre più basse accoglieranno l’aria in entrata mentre quelle più alte consentiranno all’aria di uscire. Nei bagni può essere usata anche una ventilazione meccanica.

Cromoterapia
Gli ambienti possono essere caratterizzati da colori diversi, tenendo in considerazione le indicazioni della cromoterapia. Si sconsiglia ad esempio il colore rosso, troppo attivante e violento, preferendo colori tendenti all’arancione, al rosa, al giallo chiaro, fino ad arrivare alle sfumature del blu e del verde. Alcuni studi hanno evidenziato che il colore rosa è tra i preferiti dai soggetti autistici, mentre le sfumature del blu aiutano la ritrovare la calma. Il verde si propone invece come il colore dell’equilibrio, utile dove è richiesto un abbassamento dello stress. L’indaco e il violetto sono indicati negli ambienti didattici per le loro capacità di stimolare l’intelletto. Infine il giallo e l’arancio stimolano l’appetito e le facoltà motorie, sono quindi utili nelle palestre e nelle mense. In generale tutti i colori sono preferibili in tinte chiare color pastello in modo da non essere troppo eccitanti.

Quiet room e sensory room
Due ambienti specifici necessari sono la quiet room e la sensory room, che perseguono due obiettivi opposti. La quiet room è una stanza, di modeste dimensioni, in cui il soggetto autistico può rifugiarsi a seguito di un comportamento problema per ritrovare la calma, mentre la stanza multisensoriale è un ambiente che viene utilizzato per stimolare i soggetti iposensibili. Questo ambiente grazie ai giochi di luce, ai fasci luminosi, alle pedane vibranti ed effetti sonori e visivi consente di stimolare delle capacità che il soggetto iposensibile non stimolerebbe o a rafforzare delle caratteristiche sensoriali di un soggetto ipersensibile.
Esternamente la sensory room si trasforma nel giardino sensoriale che grazie all’uso di piante aromatiche, percorsi mirati e colori diversi riesce a stimolare e a mantenere attivi i cinque sensi.

Gli ambienti
Un ambiente didattico tipo deve essere compartimentato e prevedere degli spazi sia per l’apprendimento collettivo che per quello individuale. I servizi igienici non devono essere collocati troppo distanti dalle aule poiché i bambini potrebbero averne improvvisamente bisogno. Soprattutto si possono verificare episodi di vomito che comportano la necessità di un cambio di abiti: è bene che si possa passare dall’aula al bagno senza attraversare gli spazi collettivi per evitare episodi di imbarazzo. Una delle soluzioni migliori è di progettare un bagno in comune con due aule.
Tutti gli ambienti devono essere sovradimensionati rispetto allo standard, per evitare che un soggetto si senta troppo a contatto con i suoi coetanei e abbia spazio sufficiente per potersi muovere in libertà.

Acustica
La progettazione acustica deve tenere in considerazione che i rumori sono fonte di distrazione e devono essere ridotti al minimo. La moquette può ridurre fortemente l’impatto dei suoni da calpestio e assorbire i suoni stessi, diventando anche un’opportunità in termini di arredo. Inoltre dei risultati soddisfacenti vengono forniti dalle pareti con un trattamento superficiale ruvido e i soffitti realizzati in legno che assorbono i rumori meglio di altri materiali.

Riscaldamento
Gli impianti di riscaldamento venivano realizzati inizialmente tramite i fancoils e i radiatori; in questo tipo di progetti è bene scartare queste soluzioni per non creare delle zone troppo calde, per il rumore che questi apparecchi provocano e per non avere nelle stanze degli elementi di disturbo o degli ostacoli. Il riscaldamento a pavimento può essere una buona alternativa, soprattutto se associata ad un sistema a timer.

Illuminazione
per quanto riguarda l’illuminazione bisogna fare attenzione sia all’eccesso di luce naturale che di luce artificiale. La luce artificiale, soprattutto quella dei neon e delle lampade fluorescenti, non è ben tollerata dai soggetti autistici e quindi è bene escluderla. Gli ambienti che presentano un’illuminazione soffusa ugualmente disposta in tutta la stanza hanno un impatto positivo negli autistici, che sono meno distratti e più propensi alle attività che svolgono. Può essere utile prevedere un dispositivo che consente di aumentare o diminuire il quantitativo di luce in base alle esigenze di ogni fruitore. Le stesse considerazioni devono essere tenute presenti anche nelle camere da letto, a seconda della necessità di alcuni bambini di dormire con intensità di luce differente.