About
Giulia Franceschi
Formazione
13/07/2018 – Laurea in Architettura con la tesi dal titolo “trasFORMAzione: ristrutturazione di un centro per adulti autistici a Firenze” – Voto 110 e lode
30/01/2019 – Abilitazione alla professione
24/06/2019 – Iscrizione all’albo degli architetti di Reggio Emilia, sezione A, numero 1073
9/07/2020 – Conseguimento 24 CFU per l’insegnamento presso l’Università degli Studi di Bologna
24/09/2021 – Conseguimento del titolo Corso di formazione in Media Education per la scuola presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – voto 110 e lode
19/08/2022 – Docente certificato Google – livello 1
7/09/2022 – Trasferimento presso l’Ordine degli architetti di Bologna, numero 4572
Esperienze lavorative
4/03/2019 – 21/08/2020 – Collaboratrice, in qualità di architetto, preso lo studio associato CHP Engineering
1/09/2020 – in corso – Docente di tecnologia presso la scuola secondaria di I grado paritaria Vladimiro Spallanzani sedi di Sant’Antonino di Casalgrande (RE) e Sassuolo (MO)
1/09/2021 – in corso – Docente di sostegno presso la scuola secondaria di I grado paritaria Vladimiro Spallanzani sedi di Sant’Antonino di Casalgrande (RE)
1/09/2021 – in corso – Animatrice digitale e referente STEAM presso la scuola secondaria di I grado paritaria Vladimiro Spallanzani sedi di Sant’Antonino di Casalgrande (RE)
Corsi, conferenze e attestati
11/05/2019 – in corso – Conferenza in qualità di relatrice presso le conferenze “L’uso del LEGO come terapia per bambini affetti da disturbo dello spettro autistico” – in collaborazione con il Dott. Antonio Narzisi e l’associazione LEGO Valtbricks
18/10/2019 – Conferenza in qualità di relatrice presso la conferenza “Disturbi di spettro autistico e transizioni nel ciclo di vita” – Pistoia
30/06/2020 – Conseguimento dell’attestato di formazione per l’uso didattico della LIM e del Tablet
1/11/2020 – 14/12/2020 – Laboratori di formazione STEAM Education – tramite “La tata robotica”
30/12/2020 – Conseguimento dell’attestato di formazione in Tutor dell’Apprendimento DSA e BES
23/01/2022 – Conseguimento dell’attestato di formazione “Creare contenuti didattici con Google”
27/01/2022 – Conseguimento dell’attestato di formazione “STEAM Academy secondaria”
Perchè questo sito?
Antecedente
Tutto è nato quando mi sono trovata a decidere quale argomento e quale progetto avrei voluto affrontare per la mia tesi di laurea. Ho sempre avuto due grandi passioni: l’architettura e la medicina. Il mio obiettivo era solo uno, poterle coniugare. Volevo cimentarmi in un progetto utile, qualcosa che potesse migliorare la vita delle persone e allo stesso tempo, per imparare, per conoscere, volevo entrare in contatto con più persone possibili, volevo sentirmi all’interno di una grande famiglia.
Un giorno ho pensato al rapporto tra autismo e architettura.
Fino a quel momento dell’autismo conoscevo molto poco, se non nulla. L’unico frangente in cui ero venuta a contatto con l’autismo era stato quando le maestre all’asilo avevano scambiato una mia foto con quella di una bambina, con il mio stesso nome e affetta da autismo. Ogni volta che riguardavo quel blocchetto di fotografie ritrovavo sempre una foto in cui io non c’ero. C’era sempre il mio nome scritto a penna blu sul retro e anche il prezzo, in lire, della fotografia, ma io non c’ero. Riconosco ogni volta quella bambina con il mio stesso nome. La mia mamma mi spiegò che quella bambina aveva alcuni problemi a relazionarsi con noi, suoi coetanei e le maestre avevano detto ai genitori che alcuni comportamenti della loro figlia erano diversi da quelli di tutti gli altri bambini. Solo più tardi si scoprì che Giulia era autistica.
Forse per caso, questo fatto mi è rimasto impresso nella mente.
Il progetto di Tesi
La mia tesi di laurea tratta la ristrutturazione di un centro per adulti autistici a Firenze.
Sicuramente ho imparato tante cose sull’autismo anche se ancora tante sono quelle da imparare e tantissime sono le esperienze che ancora non ho fatto e che potrebbero solo migliorare la mia formazione. Per me il progetto di tesi non è stato solo un modo per concludere il mio percorso universitario ma è stato un modo per sentirmi parte di una grande famiglia.
Il sito
Oggi sono qui per presentarvi questo sito che vuole porsi come uno strumento divulgativo. Non voglio presentare la mia tesi, voglio condividere ciò che ho imparato, voglio condividere degli strumenti, ancora incompleti, che possano essere per tutti un punto di partenza sia professionale che di apprendimento.
Quando spiego la mia tesi molte persone non capiscono, mi guardano con gli occhi stralunati, come se io stessi parlando di un argomento lontano magari solo perché a loro non tocca. E’ un mondo poco conosciuto di cui forse abbiamo molta più necessità di quella che pensiamo.
Quando penso al sito penso all’architetto che realizza una scuola e magari scopre che è sempre meglio avere un riscaldamento a pavimento, ad uno psicologo che può fornire maggiori informazioni ad una famiglia, penso a tutti i genitori che possono comprendere perché il figlio si comporta in un determinato modo in un ambiente piuttosto che in un altro, penso all’insegnante che studia il modo migliore per spiegare una lezione ai suoi alunni ma soprattutto penso a tutti coloro che, spero, decideranno di scrivermi per confrontarsi, per provare a risolvere un problema o anche solo per avere un consiglio.
Si, perché questo sito non sa tutto, io non so tutto e solo confrontandosi, aiutandosi e facendo rete è possibile davvero ottenere un miglioramento, non solo personale ma collettivo.
L’introduzione alla Tesi di Laurea
“Spero che il mio lavoro possa essere utile per tutti coloro che ho incontrato durante questo percorso. Per tutti gli psicologi che con tanta volontà e tanti buoni propositi mi hanno accompagnato a vedere le loro strutture, mi hanno spiegato piccoli particolari dei loro pazienti e si sono interessati al mio lavoro.
Per il bambino che per primo ho incontrato e mi ha salutato con la manina senza mai guardarmi negli occhi. Per Giovanni che ogni giorno tenta di uscire delle aule dei laboratori e per passare il tempo ha deciso di provare a mangiarmi la testa. Per tutti gli operatori che credono nel loro lavoro e portano avanti progetti pur non sapendo effettivamente quali risultati otterranno.
Infine, per tutti i genitori che ho incontrato nelle sale d’attesa sul cui volto si poteva leggere la preoccupazione per quel figlio, a volte molto cresciuto, di cui vanno settimanalmente a sentire i progressi e in fondo sanno che quel luogo è un po’ una seconda casa”. (Tratto dall’introduzione alla Tesi di Laurea)